In moto per la Minorca Geologica

In moto per la Minorca Geologica

La Minorca Geologica

Le caratteristiche geologice singolari di Minorca Geologica hanno un interesse sufficientemente importante per fomentare la sua conoscenza e la sua protezione. Contemporaneamente, la promozione e divulgazione degli elementi geologici possono costituire un’importante risorsa verso la sostenibilitá e lo sviluppo locale.

La geologia corrisponde ad uno dei tesori che nasconde il mezzo naturale di Minorca. L’isola conta su un eccezionale patrimonio geologico, caratterizzato specialmente per un’ampia varietà di elementi geologici che emergono per la vistosità e spettacolarità delle sue forme. Il paesaggio del nord dell’isola, (Regió di Tramuntana), è completamente differente a quello del sud (Regió di Migjorn) come conseguenza delle sue differenti caratteristiche geologice.

Per diffondere ed avvicinare i valori geologici dell’isola a visitatori e locali, il Consell Insular di Minorca sta lavorando in un progetto che ha come principale obiettivo contribuire alla conoscenza degli elementi geologici tra la società, curando specialmente la sua conservazione. Uno dei principali passi di questo progetto consistè nella creazione del Centro di Geologia di Menorca ubicato nel paese di Ferreries che è stato rimodellato con l’obiettivo durante il 2017 di migliorare la sua immagine moderna ed innovatriceDurante questo anno, si è creato l’audiovisiva Menorca Geología dei colori e si è incominciato a lavorare nell’edizione di guide geologice urbane. Tutto ciò si è incorniciato nella celebrazione nell’isola durante il mese di giugno della XII Riunione Nazionale della Commissione di Patrimonio Geologico della Società Geologica della Spagna, il principale foro di diffusione di questa materia in Spagna.

A Minorca si sono realizzati vari inventari di Posti di Interesse Geologico, ma con una considerabile mancanza di consenso. Nel 2016, l’Agenzia Minorca Riserva di Biosfera mise in moto un progetto che contò sulla collaborazione e partecipazione di numerosi esperti di diverse istituzioni ed entità baleari che hanno condotto all’elaborazione dell’Inventario di posti di interesse geologico della Riserva di Biosfera di Minorca mediante il consenso degli attori implicati. Questo inventario lo formano 35 località che costituiscono posti di gran rilevanza per interpretare e riconoscere la preziosa geologia insulare. Affittiamo una moto e li percorriamo?

Albufera des Grau

La Albufera des Grau corrisponde ad una laguna allungata situata su terreni impermeabili del Paleozoico e separata del mare per un sistema di dune. Il settore orientale del bacino si situa su terreni permeabili che fanno parte di un acquifera con rocce del Giurassice.

Alcalfar – s’Algar

L’area costiera che include la zona di S’Algar-Alcalfar corrisponde ad un importante giacimento fosilífero molto deteriorato per l’espogliazione. Contemporaneamente, rappresenta un interessante esempio per la conoscenza e studio delle unità media e superiore del Miocene menorquín.

Bajolí – Pont d’en Gil

Dal Cap di Minorca fino alle antiche installazioni militari situate in una collina, si localizza un taglio che mostra il contatto tra lo zoccolo Giurassico ed il Miocene. Cala Cigonya è limitata nel suo fianco meridionale per la Punta del Pont d’en Gil dove sottolinea un arco naturale in calcarenitas del Miocene formato per le fratture che colpiscono queste rocce.

Barranc d’Algendar

El Barranc d’Algendar rappresenta uno dei punti più caratteristici e singolari di Minorca. Nasce nella Regione di Tramuntana, è costituito per profondi cannoni fluviali, con pareti quasi verticali tagliate nel marés del Miocene e dislivelli vicini al centinaio di metri. Nelle sue scogliere bisogna considerare la presenza di importanti cavità come sono la Cova d’en Curt, la Cova di ses Abelles o la Cova Murata

Barranc de Trebalúger

El Barranc di Trebalúger ha la sua origine nei rilievi della regione di Tramuntana. È costituito per profondi cannoni fluviali, con pareti quasi verticali che tagliano le rocce calcaree della regione di Migjorn. Come quello di Algendar presenta una portata tutto l’anno, per il fatto di alimentarsi, oltre a per le acque pluviali, per varie fonti che sorgono all’interno dei burroni.

Binidalí

Il principale interesse geologico del paesaggio di Binidalí si deve ad una gran ed insolita concentrazione di fossili di noduli di alghe, rodólitos, e piccoli frammenti derivati della sua distruzione Biniguardó Spettacolari forme risultante dell’erosione eolica in arenarie massicce rosse del Triásico inferiore, con stratificazioni incrociate ben conservate e forme di erosione in nido di ape e “taffoni” specialmente nei pendii affrontati al nord.

Binimel·là y Pregonda

Questa zona rappresenta uno dei posti di maggiore complessità ed interesse geologico di Minorca. Questa area è costituita per materiali del Paleozoico, con una gran variabilità di rocce, che sono stati sedimentate in varie occasioni. Si localizzano anche rocce del Pérmico che cavalcano agli anteriori, con un spettacolare affioramento in Cala Morts, così come dune del Cuaternario con spettacolari laminature incrociate.

Cala Blanca – cap d’Artrutx

Il tratto di scogliere situate tra Cala Blanca ed il Cap d’Artrutx corrisponde ad un buon esempio per l’osservazione ed il riconoscimento dell’unità superiore del Miocene di Minorca. Cala en Blanes – Sa Farola Il tratto di costa compreso tra Cala en Blanes ed il porto di Ciutadella si caratterizza per l’affioramento, con gran dettaglio e qualità, delle rocce calcaree dell’unità superiore del Miocene superiore.

Cala en Turqueta – Cala Galdana

Lo sviluppo di cale in posti dove sboccano torrenti è un tratto caratteristico della costa meridionale di Minorca. Le sue forme dipendono da vari fattori come sono la geometria dell’alveo, il numero di torrenti che sboccano nel punto o l’intensità dei processi erosivi che modellano la cala.

Cala Morell

Gli spettacolari conglomerati del Miocene di Cala Morell fu trasportato per torrenti di poca longitudine e gran pendenza in momenti di forti temporali. Anche questo posto di interesse emerge perché permette di visualizzare il contatto tra le due regioni geologice in cui si divide l’isola, Tramuntana e Migjorn.

Cala Sant Esteve

Nelle scogliere di Cala Sant Esteve possono riconoscersi concrezioni calcaree che benché siano molto abituali nelle rocce del Miocene in Minorca, sono specialmente interessanti e spettacolari quelle che occupano la località di interesse.

Canutells – Cala en Porter

Da Canutells ad Cala Llucalari si identifica una potente duna affettata per un’intenso sfruttamento antrópica che permette di osservare le sue caratteristiche e contemporaneamente accelera la sua erosione. È specialmente spettacolare l’affioramento del Racó des Suros dove si abilitò una scala (riceve anche il nome di Racó di s’Escaleta) per il suo accesso.

Cap de Cavalleria

Il Cap di Cavalleria, situato nell’estremo nord di Minorca, è costituito per calcareo dolomíticas del Giurassico che danno posto ad imponenti scogliere, sui quali si depositano dune del Cuaternario. Tra la Punta da’ Barnís e Cala Torta si trovano alcuni degli esempi più interessanti per lo studio delle rocce del Giurassico menorquín.

Cap de Favàritx

Corrisponde ad un’area singolare per la qualità degli affioramenti. L’origine di queste rocce è associata a valanghe di correnti cariche di sedimenti che arrivavano fino al fondo del mare e si depositavano dando luogo a strati di conglomerati, arenose e lloselles. In Faváritx in queste ultime rocce si localizzano molto frequentemente piante fossili.

Cap des Redoble y Macar de sa Llosa

I terreni del Macar di sa Llosa si riferiscono con una fossa tettonica, cioè, una depressione limitata per mancanze, riempita per conglomerati e brecce dolomíticas e calcaree dell’Oligocene superiore -Miocene inferiore. Nel Cap des Redoble, al nord della fossa, localizziamo uno dei pochi affioramenti del Cretácico in Minorca. Carretera Me-16 Strutture della deformazione alpina che colpiscono affioramenti del Devónico, Carbonifero, Pérmico e Triásico, nel tratto della Me-16 compreso tra l’incrocio di questa strada con quello verso Biniguarda ed il contatto tra il Carbonifero ed il Triásico, vicino al lloc di Ses Fonts Redones di Baix.

Cueva C2

de Punta Nati Giacimento più importante di Myotragus Balearicus della Pleistoceno superiore di tutti quelli che si conoscono in Minorca, di dove furono esumati1.762 ossa che corrisponderebbero ad un minimo di 44 individui.

Cueva de s’Aigo de Son Boter

La maggioranza di grotte di Minorca presentano percorsi sotterranei inferiore al chilometro, invece, la grotta di Son Boter o fonte di sa Vall, rappresenta una notevole eccezione, poiché raggiunge i sei chilometri di sviluppo orizzontale, essendo la grotta esplorata più estesa di Minorca.

Cuevas de cala Blanca

Insieme di grotte, di s’Aigo, Na Megaré, da’ Màrmol, di sa Tauleta e da’ Caramells, ubicate nei paraggi di Paralleta nell’urbanizzazione di Cala Blanca . Presentano potenti piani estalagmíticos e belle forme che riempiono le cavità, oltre ad accumulazioni di argille rosse che hanno riempito alcuni condotti di dissoluzione e ricoperta parte del pavimento di alcuni zone. Attualmente stanno essendo studiate per sviluppare un progetto per aprirli al pubblico.

El Pilar y Algaiarens

Nel tratto costiero compreso tra Cala del Pilar ed Algairens si trova uno dei migliori esempi per l’osservazione delle rocce rosse del Permotriásico menorquín. Contemporaneamente, in cala Carbó si localizza uno dei migliori punti per l’osservazione della transizione tra il Paleozoico ed il Mesozoico. Anche questa zona rappresenta un punto interessante per capire diversi aspetti geologici come sono la dinamica di costa (macars) le mineralizzazioni di rame (miniera di Alfurinet) o le rocce vulcaniche intrusive, diga dell’Anticrist e di Punta Roja.

El Toro

La montagna del Toro rappresenta il punto più importante ed utile per la lettura geologica del paesaggio menorquín. Contemporaneamente, permette anche il riconoscimento della serie triásica menorquina. Anche il suo interesse ricade nella presenza di alcune cave abbandonate che sfruttavano alcuni calcari conosciuti come pietra del Toro e che sono abbondanti in fossili di Daonella (vongole).

Es Murtar – Sa Mesquida

Nella cala di Es Murtar si trova una roccia costituita per gran massa di bucato fangoso superiore ai 10 m di potenza, formata per grandi blocchi di turbiditas fino a 20 cm di diametro di quarzo e vari tipi di rocce. Nella Cala di Sa Mesquida sta sottolineare il dorso del Pa Gros, costituito fondamentalmente per livelli di conglomerati ed arenarie grosse con assenza di matrice, separati tra sé per superfici erosive e con presenza di strutture interne e di carico.

Fornells

Bioturbación figurativo di Nereites sp molto bene conservata in scarpate di arenose e lloselles del Devónico. Illa d’en Colom L’interesse mineralogico e minatore di Minorca è scarso. Tuttavia, vari indizi di tentativi di sfruttamenti minerari ripartiti specialmente per la zona di Tramuntana esistono. Uno si localizza nell’illa d’en Colom, dove si trovano mineralizzazioni di rame, ferro e zinco.

Pedrera de Santa Ponça

Situata nel barranco des Rellotge, corrisponde ad una cava inattiva di canti di un 3.000 m2 di superficie che si incominciò a sfruttare a metà del secolo XIX fino a principi degli anni70. In 1999 la commissione di patrimonio storico di Minorca iniziò come l’espediente di dichiarazione di Bene di Interesse Culturale di Santa Ponça monumento che arrivò nell’anno 2000.

Pedreres de s’Hostal

Sono una delle cave dove può osservarsi con maggiore chiarezza l’evoluzione delle tecniche degli scalpellini. Presenta da una parte un paesaggio risultato dell’estrazione meccanica, di grandi dimensioni e cubo geometria, e, per le altre, antiche cave di estrazione manuale, così come di sotterranee. Nelle pareti delle cave si identificano abbondanti resti fossili, specialmente equinoideos, bioturbación e strutture relazionate con espeleotemas.

Peña del Indio

Corrisponde ad un monolito di arenoso del Triásico con alcune forme erosive molto caratteristiche che ricordano il profilo di un indio americano e che sono conseguenza dell’usura provocata per il vento di Tramuntana sulla roccia.

Port d’Addaia – Capell de Ferro

Il porto di Addaia corrisponde ad una stretta baia che si è scavato prevalentemente nel contatto tra i materiali giurassici e la serie infrayacente del Permotrías. I materiali paleozoici affiorano nella punta di Mongofra, dove sottolinea una spettacolare piega sdraiata nella zona dels Armaris. Nella parte occidentale della baia sottolinea la gran abbondanza di affioramenti di masse di travertini che fanno pensare all’esistenza di fonti, in un clima più piovoso dell’attuale, ed oggi scomparso. Molto vicine alle saline sta sottolineare gli affioramenti del Capell di Ferro: arenarie massicce con una magnifica stratificazione incrociata a gran scala e forme di erosione in “nido di ape.”

Port de Maó y la Mola

Il porto di Maó presenta due coste geológicamente differenti costituite per rocce del Paleozoico al nord e del Miocene al sud. Derivano anche da interesse le isole del porto che si caratterizzano per il contenuto fosilífero e perché mostrano interessanti corti della serie geologica. Nella penisola della Mola può osservarsi il contatto tra i materiali del Paleozoico e del Miocene. Nella parte più alta della penisola possono riconoscersi dune del Quaternarie con resti fossili.

S’Arenal d’en Castell

Questa Cala concentra rocce calcaree e dolomías del Triásico intensamente ripiegato, e con noduli di selce e resti fossili, tra le quali emergono alcune vongole chiamato Daonella. Frequentemente queste rocce mostrano un aspetto abbastanza curioso dovuto all’azione di organismi che rimuovevano la roccia quando era un sedimento (bioturbación).

Tirant – Macar Gran

Tra le cale di Tirant e del Macar Gran si trovano i sedimenti più antichi delle Isole le Baleari, fortemente piegature e fratturati, e probabilmente associati all’orogenesi Herciniana. La presenza di fossili di graptolites in lloselles permisero datare queste rocce come di finali dei Silúrico-principi del Devónico. Tramo costero Tirant – Fornells Dune della Pleistoceno superiore che costituiscono la totalità di questa costa formando piccole scogliere e piattaforme rocciose di larghezza variabile e tagliati per numerosi corsi fluviali.

SCARICA QUI L’INVENTARIO DI POSTI DI INTERESSE GEOLOGICO DELLA RISERVA DELLA BIOSFERA DI MINORCA

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Inoltre il centro di Geologia di Minorca ci ha preparato una mappa con differenti itinerari per esplorare, affitta una moto e percorrili!

MAPPA DI ITINERARI